LO PSICOLOGO NEGLI SPORTING CLUB
- alessia Innamorato
- 7 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Numerose indagini hanno verificato come il fitness, inteso come strumento per il raggiungimento di una buona forma fisica, stia cedendo il passo al Wellness, ovvero la ricerca di un ritrovato equilibrio psicofisico, che si traduce in un nuovo stile di vita, lontano dallo stress e da una vita logorante. Infatti, le situazioni quotidiane, generalmente collegate al mondo del lavoro o all'ambito familiare, possono portare a vivere sensazioni di tensione, che trovano espressione nella contrazione muscolare, nel nervosismo persistente, nei problemi di alimentazione, nell'insonnia.

L’attività fisica svolge un ruolo importante nel ridurre tali manifestazioni, combattendo gli effetti negativi dello stress. L’effetto immediato è la riduzione delle sensazioni di tensione e quindi una diminuzione degli effetti dello stress. Ma spesso è una sensazione momentanea, che viene vanificata dai piccoli grandi eventi della nostra quotidianità. Per prolungare tale effetto, è possibile intraprendere un percorso verso il benessere, imparare cioè ad associare le sensazioni immediate del fitness alla più ampia panoramica del Wellness, portandoci a ritrovare l’equilibrio.
In concreto, la psicologia del benessere ci insegna a:
Focalizzare l’attenzione e le energie sugli obiettivi che intendiamo raggiungere con l’attività fisica e su come riuscire a mantenerli una volta conseguiti;
Aumentare la consapevolezza del proprio stato di stress e di tensione, che può essere contrastato attraverso l’apprendimento delle tecniche di rilassamento;
Utilizzare le immagini mentali per aumentare i benefici dell’attività fisica;
Imparare ad ascoltare il proprio corpo, cercando di percepirne le sensazioni e le emozioni.
Il possibile ruolo dello Psicologo dello Sport in un centro che si occupi del benessere della persona, oltre che come consulente rispetto all'elaborazione di sondaggi e piccole ricerche di mercato, è soprattutto quello di aiutare i clienti a conquistare un benessere a lungo termine imparando a gestire tutte quelle situazioni di vita che sono fonte di stress, tensione e di comportamenti che creano “malessere” in noi come nelle persone che ci sono vicine.
Strumenti:
Training motivazionale che si definisce nello sviluppo di motivazioni cosiddette intrinseche, quando cioè la persona cercherà solo in sé stesso e non nell'ambiente esterno la soddisfazione dei suoi bisogni di sicurezza, stima ed approvazione.
Goal setting ovvero la formulazione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Rilassamento come il Training Autogeno di Schultz o il Rilassamento Distensivo Progressivo, vengono utilizzate per prendere consapevolezza della tensione muscolare a riposo, e per gestire situazioni ansiogene o stressanti che possono influenzare negativamente una prestazione.
Self Talk: spesso i pensieri negativi o pessimistici influenzano in modo sbagliato le nostre prestazioni ed il nostro umore. Imparare a pensare in positivo, a ristrutturare cognitivamente questi pensieri attraverso il nostro dialogo interno ci permette di incrementare il controllo del comportamento.
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